CAROTA SELVATICA
Daucus carota
Famiglia: Umbelliferae
Nomi dialettali: Carotina (Carrara e Massa); carota selvatica (Montignoso); carota salvad'ga (Aulla); carotla (Pontremoli); pastonàga (Filattiera); pastànaca (Fivizzano); bastonaga (Avenza).
È pianta comunissima,dal mare alla montagna in tutti i terreni specialmente con terra grossa e argillosa nelle zone aperte e soleggiate. La pianta ha portamento simile alla «sorella» coltivata. È pianta biennale, erbacea con la tipica radice carnosa, nel primo anno di vegetazione produce le foglie basali, nel secondo si forma il fusto eretto, ramificato, che può raggiungere anche l o 2 mt. Di altezza.
Tutta la pianta è scabra per la presenza di peli irti. Le foglie del primo anno sono molli, glabre. e lucide 2-3 pennatosette, lungamente picciolate; quelle del fusto sono più brevi ed a segmenti più sottili. Fiorisce a giugno con le tipiche
ombrelle portate da lunghi peduncoli,i fiori sono piccoli bianchi o rosei,quello centrale di solito è roseo o porporino scuro (ciò permette di riconoscere la carota da piante simili); nei fiori periferici un petalo è sensibilmente più allungato degli altri.
Si raccolgono le foglie basali (primo anno) e le radici preferibilmente in autunno e primavera.
In cucina si utilizzano le foglie in insalata, ma più comunemente le foglie e la radice partecipano ai miscugli delle verdure spontanee cotte (negli “erbi” carraresi o “cucina” massese).
La radice della carota ha la proprietà di attenuare le infiammazioni dello stomaco e dell' intestino, di stimolare la diuresi, di depurare l'organismo, di curare dai vermi, di decongestionare e purificare le pelli infiammate, lenire le scottature, agisce inoltre come bio-attivante cutaneo.
Curiosità: La radice e le foglie tritate e applicate sulla pelle curano scottature, acne, foruncoli, geloni, ascessi; le donano colore, luminosità, morbidezza, freschezza e combattono le rughe.