LUPPOLO
Humulus lupulus
Famiglia: Cannabaceae
Nomi dialettali: Partìsi (Pontremoli - Filattiera).
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Cresce comunemente lungo le siepi
e i fossi, negli incolti, predilige i terreni umidi dove si
addentra
il grosso rizoma carnoso da cui in primavera si sviluppano i lunghi e vuoti rami
incapaci di sostenersi, che si avvinghiano, con le piccole spine uncinate di cui
sono rivestiti, a qualsiasi sostegno vicino. Le foglie normalmente apposte sui
nodi divengono alterne nelle infiorescenze femminili. Sono palmato-lobate con
apice acuto e lembodentato, quelle terminali sono più semplici e cuoriformi non
divise in lobi. I fiori divisi in maschili e femminili si sviluppano su rami
separati. I minuscoli fiori femminili solitamente accoppiati, sono raccolti
nella tipica pigna costituita da brattee giallo-verdastre. I fiori maschili
hanno corti peduncoli che sono riuniti in infiorescenze molto ramificate
all'apice dei rami. Si raccolgono in primavera i giovani tralci (fino alle prime
due foglie opposte).
In cucina si usano i giovani
germogli che, lessati e conditi come gli spinaci, hanno sapore simile agli
asparagi, oppure in frittata ed ancora come ripieno insieme ad altre erbe per
fare torte salate.
Tutti possono provare a fare la birra con le pigne. Nel luppolo sono presenti
sostanze estrogene per cui è consigliabile un uso moderato e non continuativo
dei preparati a base di luppolo (infusi e tinture). Ha proprietà aromatizzanti,
amaro-toniche, sedative.
Curiosità: con le infiorescenze femminili (pigne) si possono preparare infusi e tinture che stimolano la digestione, conciliano il sonno e moderano l'appetito sessuale.