PORRO SELVATICO
Allium rotundum L.
Famiglia: Liliaceae
Nomi dialettali: Ag'slvatich (Carrara); aglio selvatico (Massa); aglio (Montignoso); àghio salvad'go (Aulla); agio selvad'go (Fivizzano).
Si trova comunemente nei terreni aridi coltivati o no, ai margini delle strade, nei vigneti e in oliveti, dal litorale alla media montagna. È pianta erbacea perenne costituita da un bulbo con numerosi bulbilli laterali. Foglie lineari carenate, denticolate, scabre ai margini. Dal bulbo scaturisce uno scapo cilindrico che porta le foglie fino a metà della sua altezza. Da aprile a giugno si sviluppa l'infiorescenza costituita da un'ombrella densa di fiori rosei o biancastri con petali ovati oblunghi. Si utilizzano i bulbi e la parte interrata bianca delle foglie, prima che si sviluppi lo scapo fioraIe.
In cucina si usa il bulbo, con la parte bianca delle foglie, crudo in insalata per frittate, nelle torte salate o nella zuppa di erbe. In inverno è più tenero e di sapore meno accentuato, ha come tutti gli agli proprietà ipotensive, rubefacenti, antisettiche e diuretiche; si possono ottenere tinture e decotti.
Negli stessi terreni si trovano anche Allium vineale ed Allium oleraceum che possono anch'essi essere utilizzati nello stesso modo.
Curiosità: si racconta che Nerone utilizzasse il porro che schiarirsi la voce prima di cantare.
Oggi l'allicina è stata giudicata efficace nella prevenzione e nella cura dell' arteriosclerosi e per regolare la pressione sanguigna.
A tutti gli agli si attribuiscono proprietà antielmintica, per questo motivo nelle campagne si facevano portare ai bambini collane di spicchi di aglio, come protezione contro l' Ascaris lumbricoides.