CIPOLLA DI TRESCHIETTO

 

La cipolla di Treschietto, appartenente alla specie Allium Cepa L., è ottenuta dalla coltivazione di una varietà da sempre coltivata in questo paese. Le caratteristiche che la rendono unica, oltre alla forma appiattita, il colore rosso rubino all'esterno e bianco con striature rosse nella parte interna, sono una consistenza tenera, carnosa e ricca d'acqua, ma soprattutto l'aroma marcato e la dolcezza del gusto poco pungente e gradevole anche ai palati più delicati. Si possono consumare come cipolle in erba o cipolle mature, ma queste, altra caratteristica, si consumano non oltre la fine di ottobre, dopo di che germogliano. Posto sul versante meridionale dell'Appennino Tosco Emiliano, raggiungibile con strade carrozzabili solo dopo il 1950, Treschietto ha potuto mantenere, anche grazie al suo isolamento, un ambiente intatto ed incontaminato. Questo è sicuramente uno dei motivi per cui la Cipolla di Treschietto conserva le proprie caratteristiche solo se prodotta nella zona circoscritta all'abitato di Treschietto. Qui un gran numero di piccoli produttori garantisce tutto il ciclo produttivo, dalla riproduzione del seme alla produzione di cipolle in erba e di cipolle mature, attraverso metodi tradizionali di coltivazione, senza uso di fitofarmaci, diserbanti e concimi chimici.

 

 

La riproduzione del seme: I bulbi selezionati a luglio e conservati al buio nelle cantine, a ottobre sono piantati e concimati. Nel marzo successivo si rincalzano. A luglio si raccolgono i fiori e si fanno essiccare all’ombra per una settimana. I fiori essiccati vengono sfregati manualmente per poter estrarre il seme. Questo viene immerso in acqua e soltanto i semi che rimangono sul fondo sono di buona qualità per cui idonei alla semina. A fine luglio, si semina lavorando a mano piccoli appezzamenti di terreno; a protezione della superficie seminata, vengono disposte delle felci. A metà settembre si trapiantano le piantine. A maggio si raccolgono manualmente le cipolle in erba. A luglio, sempre a mano si raccolgono le cipolle mature.

 

 

il territorio: Treschietto è posto ai piedi dell'Appennino tosco emiliano nella provincia di Massa-Carrara, nel comune di Bagnone,in Lunigiana. Marchesato Malaspina passò sotto l'influsso di Firenze nel 1417 grazie ad un accordo stipulato da Federici detto il Todesco, e dai fiorentini fu diviso nel 1523 in due aree distinte con da un lato Treschietto, Vico e lera e dall'altro Corlaga. Dopo la morte dell'ultimo marchese del feudo di Treschietto nel 1722 le chiavi del castello vennero consegnate al comandante del presidio imperiale di Massa, per passare poi sotto l'amministrazione del marchese Malaspina di Villafranca ed infine legare il suo destino alla podesteria di Bagnone, oggi sede comunale. Oltre ai ruderi del Castello, meritano una visita il borgo e la chiesa che ospita dipinti di notevole rilievo e il coro ligneo, recentemente restaurato, di grande pregio artistico.

 

 

 

la festa: Fin dal lontano 1976 si è tenuta la Sagra in onore della cipolla di Treschietto. Continuando questa tradizione attualmente viene organizzata la Festa della Cipolla di Treschietto, nella terza domenica di Maggio, nel borgo di Treschietto. E' un'occasione per degustare le tradizionali ricette a base di cipolla, acquistare il prodotto e visitare il borgo.

 

 

 

le ricette: Grazie al suo gusto dolce, la cipolla di Treschietto si presta alla preparazione di ottimi piatti quali zuppe e torte, mentre le cipolle in erba sono ottime consumate fresche in pinzimonio ed in gustose insalate. Ricordiamo tra le varie preparazioni a base di cipolla quelle maggiormente legate ad una cucina tradizionale come le cipolle ripiene cotte al forno, le frittate, la torta di cipolle, le cipolle gratinate e la "Barbotta", cotta nei tradizionali testi della Lunigiana, e preparata utilizzando anche le tenere foglie delle cipolle.

 

 

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Realizzato da Antonio
Ultimo aggiornamento il: 26 luglio, 2010 .