Tra le Strade del Vino di Toscana nel territorio della provincia di Massa e Carrara, la Strada del Vino dei Colli di Candia e di Lunigiana si inserisce in un contesto nel quale la storia, la natura, l'ambiente hanno creato peculiarità di notevole interesse. Gli itinerari possibili attraverso le Aziende vitivinicole e ricettive associate, consentono di attuare escursioni in una cornice nella quale mare, marmo, colline, montagne, zone pianeggianti, castelli, borghi, hanno saputo esprimere tutta la loro bellezza. Among the Tuscany's Roads of wine, in the territory of Massa and Carrara, the Road of wine of "Colli di Candia and Lunigiana" is inserted into a context in which the History, the nature, the environment have created highly interesting peculiarities. The possible itineraries through the associated viticulturist and receptive farms allow to make excursions in a setting in which sea, marble, hills, mountains, plains, castles, villages come together to express all their astounding and unique beauty |
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Zona di produzione del CANDIA DEI COLLI APUANI
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Zona di produzione del COLLI DI LUNI
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Storia e paesaggio:
La storia del "Candia" ha radici assai lontane; già nel 200 a.c. si hanno notizie documentate sui primi scambi commerciali di vino e anche sulla coltivazione della vite sulle colline apuane da parte della popolazione locale, che si estende su una fascia collinare a ridosso del mare Tirreno e con alle spalle la catena montuosa delle Alpi Apuane. E' su questi declivi, spesso in forte pendenza che le antiche popolazioni di Carrara e Massa decisero, come già detto, in tempi lontani, di coltivare la vite che diede origine al vino progenitore dell'attuale "Candia". Sono numerosi i testi che parlano di "stupende vigne e rigogliosi oliveti", coltivati con grande fatica e sacrificio ma poca remunerazione per gli agricoltori di questa zona, anche perché le superfici coltivate sono sempre state ridotte e la resa delle uve e del vino altrettanto limitata. La storia moderna del "Candia", ha inizio con il riconoscimento della D.O.C., il 27/01/1981; atto che definiva, in modo regolamentato, la zona di produzione, la coltivazione, gli uvaggi e le caratteristiche del vino prodotto. Le tipologie individuate dal nuovo disciplinare di produzione sono il tipo amabile, secco e "vin santo", anche se al momento quest'ultimo, rappresenta più che altro una potenzialità da sviluppare.
Zona di produzione:
Comprende i Comuni di Carrara, Massa e Montignoso. Il Consorzio è stato costituito il 25/05/1974 e a partire dall'annata 1997/98, diventano applicabili le modifiche apportate al disciplinare di produzione e i vigneti iscritti alla D.O.C. "Candia dei Colli Apuani", facenti parte del Consorzio. Le aziende iscritte, aderiscono ai programmi di difesa a basso impatto ambientale, con uso ridotto di prodotti chimici. Per una visita in zona di produzione, è da segnalare la "Via di Fontia" sul versante carrarese e la "Via dell'uva" sul versante massese.
I vitigni:
Come detto, da tempo immemorabile, in questa zona si coltiva il Vermentino, per cui la base del Candia è affidata a questo vitigno: Per la tipologia Bianco amabile, la base è il Vermentino bianco (70/80%) e Albarola (10/20%). Possono concorrere, da sole o congiuntamente le uve dei vitigni Trebbiano toscano e Malvasia, fino ad un massimo del 20% purché la Malvasia bianca lunga, non superi il 5%. Per la tipologia Bianco secco, la base è il Vermentino bianco 80%, Albarola 10%, Malvasia 5% altri 5%. La resa ettariale è di 90 quintali. C'è anche una produzione di vino rosso da tavola, nel comprensorio del Candia, ma sta' progressivamente assottigliandosi con l'avvento della D.O.C. che dà pieno riconoscimento unicamente ai bianchi, tradizionalmente più apprezzati. E' anche vero che costituzionalmente, il territorio non presenta una particolare vocazione per i rossi; tuttavia, va sottolineato che alcuni vitigni autoctoni (Vermentino nero e Barsaglina) consentono, con un'appropriata vinificazione, di ottenere vini con caratteristiche di pregevole finezza, con profumi di buona intensità e dotati di una freschezza che ne suggerisce il consumo nello stadio giovanile.
Caratteristiche organolettiche:
Al momento dell'immissione al consumo, i vini Candia devono rispondere alle seguenti caratteristiche: il tipo amabile o abboccato, dal profumo leggermente aromatico e gradevolmente delicato e caratteristico, il sapore fruttato, amabile, armonico, vivace o tranquillo, comprende anche la tipologia frizzante; il tipo secco, dal profumo delicato, intenso e caratteristico, il sapore asciutto, talvolta morbido, fruttato, pieno e aromatico, con retrogusto amarognolo, comprende anch'esso la tipologia frizzante. Per entrambi la gradazione totale minima è pari a 11,5°. Per quanto riguarda la tipologia "Vin Santo", la gradazione totale minima e pari a 16,5° (di cui almeno 14° svolti e un minimo di 2° da svolgere).
Abbinamenti gastronomici consigliati:
Il Candia, è un vino da bersi preferibilmente giovane, e si abbina molto bene con gli antipasti non troppo impegnativi, lardo di Colonnata, i piatti a base di pesce, formaggi teneri e, nel caso del tipo amabile con i dolci, in particolare la torta di riso, crostate di frutta, torta di ricotta e di castagne, zuppa inglese.
Storia e paesaggio:
E' il comprensorio di produzione più settentrionale della Toscana e il più meridionale della Liguria, . Il vitigno tradizionale maggiormente diffuso è il Vermentino, in una fascia collinare altimetrica che va da 70 a 450 metri sul livello del mare; siamo in Val di Magra, in un ambiente storicamente importante per la vitivinicoltura, come confermano gli accenni ai Vini Lunigianesi da parte di Plinio il Vecchio; dai romani ai soldati di Napoleone, molti sono stati i "colonizzatori" di queste terre, amanti della vinicoltura. La concessione della D.O.C. è abbastanza recente (1990), e non è altro che il giusto riconoscimento ad una antica tradizione, ma sopratutto all'impegno che le aziende, condotte da giovani imprenditori con una elevata preparazione tecnica, hanno profuso in questi ultimi anni. Oltre al bianco, prodotto in due tipologie, una delle quali riservata esclusivamente al vino ottenuto dal solo vitigno Vermentino, la D.O.C. comprende anche il tipo rosso.
Zona di produzione:
In territorio Toscano, interessa la provincia di Massa-Carrara, con i Comuni di Fosdinovo, Aulla e Podenzana e nel versante ligure ben quattordici comuni. Le tecniche di produzione, assicurano il rispetto di quelle caratteristiche atte a conferire ai vini le loro peculiarità caratteristiche; la fama e la diffusione ha ormai raggiunto vette di eccellenza, soprattutto in riferimento alla tipologia "Vermentino", qualità che questo vitigno esprime, nelle nostre zone, il massimo delle sue potenzialità. I vigneti iscritti alla D.O.C. "Colli di Luni", aderiscono ai programmi di difesa a basso impatto ambientale, con uso ridotto di prodotti chimici. Da segnalare infine che alcuni produttori aderiscono alle norme CEE sulla produzione biologica.
I vitigni:
Per il Vermentino, l'uvaggio richiesto è Vermentino (90%) altri vitigni autorizzati e raccomandati fino ad un massimo del 10%. Per il Bianco, Vermentino (minimo 35%) Trebbiano toscano (25-40%) altri vitigni a bacca bianca, raccomandati o autorizzati fino ad un massimo del 30%. Per il tipo Rosso, Sangiovese (60-70%), Canaiolo e/o Pollera nero e/o Ciliegiolo (almeno il 15%), altri vitigni a bacca nera, raccomandati o autorizzati fino al 25%, con un limite del 10% per il Cabernet. La resa ettariale di tutte le tipologie è di 100 quintali.
Caratteristiche organolettiche:
Colli di Luni Vermentino: Colore paglierino più o meno intenso; profumo caratteristico, fruttato, intenso; sapore asciutto, armonico, delicatamente mandorlato. Gradazione minima 11,5°. Colli di Luni Bianco: Colore giallo paglierino; profumo delicatamente gradevole; sapore asciutto, armonico, caratteristico. Gradazione minima 11°. Colli di Luni Rosso: Colore rosso rubino più o meno intenso, tendente al granato con l'invecchiamento; profumo delicato, vinoso; sapore asciutto, fine e armonico. Gradazione minima 11,5°.
Abbinamenti gastronomici consigliati:
Il Vermentino è particolarmente indicato per i crostacei, minestre, antiparti di pesce, primi piatti a base di pesce e fritto misto di mare. Il Bianco è indicato per tutti i piatti della cucina ligure, antipasti leggeri, minestre e paste al pesto, la mesciua, il baccalà alla vicentina. Il Rosso è più indicato per una cucina toscana, in particolare minestroni, carni bianche e rosse, grigliate, formaggi semiduri e stagionati.
VAL DI MAGRA I.G.T.
Il vino "Val di Magra I.G.T" ha una storia recentissima, ma vale la pena segnalarlo per la qualità raggiunta. E' il vino prodotto in Lunigiana ed ha ottenuto il riconoscimento della I.G.T. (Indicazione Geografica Tipica) con Decreto Ministeriale del 09-10-1995. Il significato di questo riconoscimento va ricercato nel definitivo inserimento con pari dignità di una realtà viticola come quella lunigianese nel novero delle zone a vocazione vitivinicola ormai consolidata. Ciò è stato reso possibile grazie alla tenace determinazione ed il grande entusiasmo di alcuni produttori che hanno creduto nelle potenzialità del territorio e concretizzando i loro sforzi con la costituzione di un Consorzio (nel 1993). Hanno operato attivamente per qualificare e far conoscere il vino della Lunigiana, attraverso attività di promozione con manifestazioni e convegni e anche formazione dei soci produttori, che attualmente consta di circa 90 affiliati, con una produzione complessiva di circa 1600 hl. Di cui una quota pari a 620 hl ripartita tra 9 aziende, viene commercializzato sul mercato locale in bottiglia. A partire dalla vendemmia '97 possono essere indicati in etichetta i nomi di due vitigni tra quelli previsti dal disciplinare di produzione.
Coinvolge in pratica tutta la Lunigiana ad eccezione dei Comuni di Zeri e Comano. I vitigni iscritti alla I.G.T. "Val di Magra" e facenti parte del Consorzio, aderiscono ai programmi di difesa a basso impatto ambientale con uso ridotto di prodotti chimici, escludendo pratiche di forzatura ed il carico produttivo deve assicurare alle uve, standards di qualità rigorosamente definiti.
Per il "Val di Magra" bianco, i vitigni base previsti sono: Durella; Albarola; Trebbiano e Vermentino. Per il "Val di Magra" rosso, i vitigni base previsti sono: Pollera; Ciliegiolo; Groppello e Merlot. Per il"Val di Magra" rosato, i vitigni base previsti sono: Pollera; Ciliegiolo e Merlot.
Caratteristiche organolettiche:
Val di Magra bianco: Colore giallo paglierino più o meno intenso. Odore delicato, leggermente aromatico e caratteristico. Sapore secco e pieno. Val di Magra rosso: Colore rosso rubino di buona intensità. Odore intenso e caratteristico. Sapore fresco, armonico e rotondo. Val di Magra rosato: Colore rosso rubino brillante. Odore intenso, caratteristico e leggermente fruttato. Sapore: secco.
Abbinamenti gastronomici consigliati:
Il Val di Magra bianco va bene con antipasti freddi, minestre di verdure, gnocchi di patate, testaroli al pesto, torte d'erbette e zuppe di pesce. Il rosso, si abbina bene con antipasti di terra, salumi, testaroli al ragù, spiedini di agnello e pollo arrosto. Il rosato va bene con melanzane alla parmigiana, pasta ripiena, formaggi semiduri.
Antipasti / Primi piatti / Secondi piatti / Contorni / Dolci / Disciplinare lardo / Agnello di Zeri
Cipolla di Treschietto / Fagiolo di Bigliolo / Miele della Lunigiana / I Pani
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